La Cassazione fa chiarezza circa gli elementi che possono incidere sul coefficiente salvifico di probabilità statistica idoneo a ricondurre causalmente l'evento al comportamento omissivo del medico. Giovane età, assenza di patologie pregresse e tempra del paziente possono rivelarsi elementi insufficienti a sostenere, alle condizioni date, che l'omissione del chirurgo rientri certamente nel 50% di probabilità salvifiche del paziente stesso. Ciò in quanto il giudice è tenuto a spiegare dettagliatamente su quali basi i predetti elementi sarebbero stati idonei a consentire al medico di salvare il paziente dalla grave patologia insorta dopo l'intervento chirurgico, valutando in termini rigorosi e scientificamente accettabili i dati indiziari disponibili. Ciò è necessario per accertare se, ipotizzandosi come realizzata la condotta dovuta al sanitario, l'evento lesivo sarebbe stato ragionevolmente evitato o differito con (umana) certezza.