Se il Comune non assegna l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione agli alunni con disabilità rischia la condanna per discriminazione e se ritarda deve anche risarcire i danni. Lo stabilisce una sentenza storica del Tribunale di Lucca.
Un alunno autistico si era visto ridurre da 24 a 18 ore settimanali ciò che gli spettava in termini di sostegno a scuola nonostante il Pei (piano educativo individualizzato) approvato dal municipio di residenza.
La famiglia ha deciso di proporre un ricorso d’urgenza al tribunale civile di Lucca che con un’ordinanza all’avanguardia non solo ha condannato per discriminazione il Comune per non aver assegnato all’alunno della scuola media il numero delle ore di assistenza per l’autonomia e la comunicazione previste dal Pei, ma lo ha anche condannato al risarcimento di 1.000 euro per ogni eventuale mese di ritardo nel caso di mancata esecuzione dell’ordinanza stessa.